Il Credito Rotativo o Credit Revolving è un tipo particolare di finanziamento, molto simile ad un fido, disciplinato dal Codice del Consumo che si occupa della tutela dei consumatori.

Prevede che il beneficiario di tale credito possa disporre di  una somma di denaro e che possa essere utilizzata da questo per diverse finalità.

Man mano che il credito viene reintegrato, il cliente torna ad avere in automatico la disponibilità, anche delle somme rimborsate, in genere tramite rate. In base ai pagamenti effettuati dal cliente, l’importo disponibile si assesta via via, in genere nel giro di pochi mesi.

Questo tipo di credito si appoggia ad una carta di credito, definita appunto carta revolving, che per certi versi può essere considerata una carta di debito.

Bisogna precisare che gli interessi vengono calcolati sulle somme di denaro di cui usufruisce il cliente e il TEG (Tasso Effettivo Globale) è di norma abbastanza alto, oscilla tra il 15% e il 20%.

Una volta stabiliti i limiti massimali, la carta revolving consente all’intestatario di effettuare i pagamenti ripristinando i massimali di spesa a rimborso compiuto.

Il contratto ha in genere una durata limitata e il cliente può chiedere una riduzione sulla riserva del suo credito, la risoluzione del contratto o addirittura la sospensione del diritto ad utilizzare la riserva di credito.