Gli italiani, si sa, rispetto agli americani ad esempio, sono scettici verso i mezzi di pagamenti elettronici. L’utilizzo e la diffusione della carta di credito è comunque in aumento.

Di conseguenza aumentano anche le truffe telematiche.
Molti furti avvengono infatti attraverso il phishing cioè e-mail false che chiedono i dati della carta di credito, ma anche sms e telefonate. Bisogna essere prudenti e non bisogna assolutamente mai rispondere a richieste del genere.

Un’altra forma conosciuta è lo spyware: in questo caso viene installato sul pc un software in grado di mandare ad un server esterno dati sensibili. Questo avviene nella maggior parte dei casi quando installiamo sul nostro computer un altro software e quindi non ce ne accorgiamo.

È molto importante per evitare ciò avere un buon antivirus e aggiornare il sistema operativo, controllando sempre il grado di allerta del pc.

Quando invece effettuiamo pagamenti on-line attraverso la nostra carta di credito è fondamentale controllare che i siti siamo noti e sicuri. Per riconoscere ciò bisogna verificare che sulla parte destra della pagina sia presente il lucchetto e che l’url del sito inizio con “https”. La s finale sta per security.

Un altro aspetto, non meno importante, è controllare che nel sito sia presente almeno un recapito telefonico e magari anche un indirizzo. È meglio non fidarsi troppo dei siti che riportano solo un indirizzo e-mail e un numero di cellulare.

Altra cosa importante è controllare spesso il proprio conto corrente online per verificare che le transazioni siano effettive e quindi in caso di anomalie intervenire subito.

È possibile richiedere alla nostra banca di ricevere un sms ogni volta che effettuiamo un acquisto tramite carta di credito.

Ci chiediamo: nel caso in cui siamo vittime di furti da parte di pirati informatici, possiamo richiedere la restituzione dei soldi?

In alcuni casi sì, è necessario però dimostrare ad esempio che il sito dove abbiamo effettuato l’acquisto non rispetta le misure minime di sicurezza. In quel caso la società coinvolta e che deve rispondere, dovrà provare di aver rispettato tutte le misure minime di sicurezza richieste per legge, ma anche idonee. In caso contrario sarà obbligata a rimborsare i clienti che sono stati truffati.

In caso di truffa è possibile anche denunciare il fatto al GAT: Nucleo speciale Frodi telematiche della Guardia di Finanza.

Inoltre le carte smarrite o rubate si possono bloccare chiamando i numeri verdi.  Questa è sicuramente la prima cosa da fare non appena ci accorgiamo del furto o smarrimento; subito dopo bisognerà provvedere a denunciare il fatto alle Autorità e ad inviare la raccomandata con ricevuta di ritorno all’emittente.